(BAMBINI MEDI E GRANDI)
Il nostro approccio coniuga due diverse metodologie, simili per contenuti ed obiettivi: il
metodo Venturelli ed il programma Bright Start.
Il metodo Venturelli pone il focus su consapevolezza, competenza e processo. Ad esempio, si
presta attenzione alla presa della mano e a come i bambini ritagliano più che al risultato finale
del ritaglio in sé, così come nelle attività grafiche si parte dall’interiorizzazione di come si
esegue il gesto che porta alla realizzazione di una determinata forma, piuttosto sulla
copiatura della forma stessa. Tale metodo si avvale di una proposta positiva e ludica, che
stimola a realizzare al meglio il potenziale di ogni bambino attraverso esperienze del fare che
mettono in gioco i sensi, associati alla motricità per portare poi alla coscienza di sé e del
proprio corpo. Ogni stimolo viene trasmesso con attività ludiche: il gioco, infatti, è il più
efficace “lavoro” del bambino.
Il processo è graduale e sistematico: si tende, quindi, a creare l’abitudine ai gesti, partendo
dalla motricità globale, passando per spazialità, postura, direzione e prossemica per arrivare
alla motricità fine. Tali concetti vengono sviluppati generalizzandoli a tutte le esperienze
vissute a scuola, a partire dalle routine. Difatti, lo spazio del foglio, la lunghezza del tratto,
l’impugnatura della matita, la posizione del corpo mentre si disegna vengono raggiunti più
facilmente se si è acquisita la consuetudine a tenere in mano le posate o a coordinare i
movimenti durante i giochi motori strutturati. (cit. Alessandra Venturelli)
Il Bright Start è un programma di intervento metacognitivo, basato cioè sulla riflessione di
ciò che si è fatto, sul come e sul perché lo si è fatto.
La metacognizione è un aspetto dell’intelligenza che permette al bambino di sviluppare
l’autoregolazione e la consapevolezza di sé, oltre che la motivazione intrinseca al compito. In
riferimento a ciò, si sottolinea l’importanza di creare nel bambino un desiderio di fare che
parta da una spinta interna e non da una possibile ricompensa. Il sapere ed il saper fare sono
modificabili, educabili e rieducabili. L’errore, in questa prospettiva, oltre ad essere un diritto
per il bambino è un’occasione di apprendimento fondamentale.